Chi non conosce le pittule salentine? Anche note come “pettole”, queste piccole sfere di pastella fritta sono uno dei più noti antenati del finger-food.
Le pittule salentine vengono preparate e consumate tutto l’anno ma c’è un periodo dell’anno in cui raggiungono l’apoteosi della celebrità sulle tavole pugliesi: il Natale.
La qualità speciale delle pittule? Piacciono davvero a tutti e, proprio per questo, sono sempre le benvenute a tavola servite come antipasto a braccetto con un buon vino rosso.
Vi proponiamo la ricetta originale e due varianti facilissime da realizzare: vediamo come prepararle insieme.

Ingredienti:
- 500 g di farina (400 di farina 0 e 100 di semola)
- 500 ml di acqua
- 1/2 lievito di birra
- 1 cucchiaio di olio d’oliva
- Sale un cucchiaino raso
- 1,5 lt di Olio di semi di girasole (per friggere)
- Cime di rapa (facoltativo)
- Pomodorini, olive, cipolla (facoltativo)

Preparazione:
- In un recipiente versa tutta la farina e, dopo aver sciolto il lievito nell’acqua tiepida, versalo a poco a poco iniziando a mescolare con le mani.
- Dopo 7/8 minuti di impasto, aggiungi il sale e continua ad impastare per altri 3/4 minuti. Il composto deve risultare molto morbido e senza grumi.
- Lascia lievitare l’impasto nel forno con la lucina accesa per almeno 3 ore.
- Riscalda 1,5 litri di olio di semi di girasole alla giusta temperatura per la frittura. Per controllare la temperatura dell’olio utilizza uno stuzzicadenti: immergilo e quando vedrai intorno delle bollicine, la temperatura sarà quella corretta.
- Per ottenere delle pittule di forma perfetta, le nonne utilizzavano le mani e così abbiamo fatto anche per la nostra preparazione. Prendi un po’ impasto in una mano avendo cura di bagnarla spesso, con l’aiuto di un cucchiaio (anch’esso bagnato) crea piccole palline e versale nell’olio da una distanza ravvicinata per conservarne la forma.
- Friggi fino a dorarle perfettamente, cospargi sopra un po’ di sale e servile calde per gustarle alla perfezione.
Puoi anche realizzare impasti diversi semplicemente aggiungendo al composto principale verdura o pomodorini accuratamente stufati. Noi abbiamo utilizzato le classiche cime di rapa (ben tagliate e ridotte in minuscoli pezzettini) e pomodorini con olive tagliuzzati e soffritti con cipolla per le pittule alla pizzaiola.
Adesso non vi resta che provare… mani in pasta e buona frittura dai vostri “Pittulari”!
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